Povertà nel mondo
A meno di 1,90 dollari è fissato la soglia di povertà estrema. Il che vuol dire che vivere con 1,90 dollari o meno equivale a non poter disporre di bene essenziali come acqua, cibo, vestiario e una casa. Questa soglia è stata fissata dalla Banca Mondiale ed è anche chiamata International poverty line: si tratta in realtà di una soglia estremamente bassa che non rende adeguatamente conto della portata e della diffusione del tragico fenomeno a livello mondiale. Infatti, poter disporre di una somma più ampia non vuol dire affatto riuscire a condurre una vita dignitosa, piena e sana.
Povertà nel mondo: in aumento in molti paesi
Prendendo in considerazione altre stime si può infatti notare come la povertà nel mondo sia in realtà molto più pervasiva e sia in aumento in molti Paesi. A crescere sono poi le disuguaglianze con fasce ristrette della popolazione che vivono in condizioni di estrema agiatezza in contrapposizione ad ampie fasce costrette a vivere disponendo di una bassissima quantità di denaro al giorno, dovendo rinunciare spesso a beni essenziali e andando a inficiare anche la salute. La crisi provocata dalla pandemia è andata inoltre ad acuire problemi già esistenti, come la mancanza di lavoro e gli effetti del precariato.
902 milioni di persone versano in uno stato di povertà
Per avere un’idea di quanto sia impattante la povertà nel mondo, basti pensare che a trovarsi in condizioni di povertà estrema sono 902 milioni di persone. A essere più colpiti sono i Paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America latina ma, come indicato precedentemente, sono molti sia i Paesi sviluppati sia quelli in via di sviluppo a essere interessati dal fenomeno. Infatti, guardando a dati risalenti al 2015 erano ben 3,4 miliardi le persone costrette a vivere sotto la soglia 5,50 dollari.
Povertà nel mondo: l’intervento di Pro Familia Onlus
Si deve fare di più per sradicare questa tragica condizione e permettere a tutti di vivere in condizioni dignitose e salutari. Pro Familia Onlus, grazie a suoi volontari e alle donazioni, vuole fare la sua parte, aiutando chi ne ha più bisogno con consegne di cibo, organizzazione di iniziative di beneficienza e progetti per promuovere sostegno reciproco.
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