I primi di Gennaio siamo andati a trovare Fioel, nel quartiere di Torrevecchia, bambino che seguiamo da diversi anni.
Fioel è seguito dall’ospedale Bambin Gesù di Roma e alcuni mesi fa è stato sottoposto ad un intervento delicatissimo (il primo fatto dal Bambin Gesù) alla spina dorsale donandogli la possibilità di correggere una scogliosi che stava diventando pericolosissima.
È il bimbo più piccolo operato al Bambino Gesù per una scoliosi estrema, 116 gradi a livello toracico, con l’impianto di un sistema di barre di accrescimento magnetiche. A 5 anni non ancora compiuti, Fioel, bimbo albanese affetto dalla Sindrome di Prader Willi, nel giugno scorso è stato sottoposto a un delicato intervento per correggere la deformità della colonna che metteva a rischio la funzione del cuore e dei polmoni. La malattia genetica rara, i problemi cardiaci, la grave scoliosi e l’età, facevano di Fioel un paziente ad altissimo rischio. «Abbiamo ricevuto tanti “no” prima di trovare una soluzione» racconta il papà in una lettera indirizzata all’Ospedale Pediatrico. «Siamo arrivati sino in Francia, ma la risposta era sempre la stessa: l’intervento è troppo rischioso». […]
Oggi, a distanza di 4 mesi dall’operazione, la curva scoliotica di Fioel è passata da 116 a 60 gradi. Le barre di accrescimento magnetiche hanno la finalità di guidare la crescita della colonna vertebrale durante l’età infantile, permettendo il controllo della scoliosi e, contestualmente, la crescita della colonna. Raggiunta la pubertà, verranno sostituite con un sistema permanente di viti e barre che correggeranno definitivamente la deformità vertebrale. […]
Per l’articolo completo (Bambin Gesù): clicca qui
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