Alle tante famiglie che prima del coronavirus già stentavano ad arrivare a fine mese, si aggiungono “i nuovi poveri”, quelli che stanno affrontando un momento di difficoltà economica per effetto dell’emergenza coronavirus: i lavoratori a nero, saltuari, ma anche tanti professionisti, artigiani, pizzaioli, parrucchieri, estetiste, ristoratori, albergatori, proprietari di negozi di abbigliamento ed altre attività commerciali costretti a chiudere nel rispetto delle disposizioni adottate dal governo per evitare il contagio da coronavirus.
Una situazione senza precedenti che ha aperto la strada ad una crisi economica, senza precedenti.
In tutta Italia lavorano tantissime le associazioni e gruppi di volontari che si sono attivati per non lasciare solo neanche un nucleo familiare che ha bisogno di sostegno, riscoprendo un senso di comunità molto spesso assopito dalle frenetiche dinamiche del caos quotidiano.
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